Kime dinamico: il kata Suishu

Sto studiando il kata Suishu (Mani d’acqua) e devo dire che è uno dei più difficili kata che io abbia studiato.

Qualcuno, vedendo il filmato allegato del Maestro Yamaguchi, potrà pensare: “ma vuoi mettere con la difficoltà di Unsu?”

Ovvio che Unsu ha il famoso salto che io, arrivato a (quasi) 65 anni e la schiena a pezzi, non posso più fare, ma quando parlo di difficoltà non mi riferisco a quelle acrobatiche. E poi, perché mai un kata dovrebbe essere acrobatico? Stiamo parlando di un’arte marziale, non di esibizioni sportive.

Ma torniamo a Suishu. Mai nome fu più appropriato, le braccia si muovono come onde, con una fluidità e velocità impressionanti (e con un kime che non ha niente a che vedere con la rigidità).

Ma attenzione non è la velocità che vediamo nelle esecuzioni sportive dei kata, guardateli al rallentatore e vedrete tecniche portate male, totalmente incomplete.

In una intervista al suo allievo Andrè Bertel (bravissimo karateka) tradotta e pubblicata su karatedo magazine (si veda http://www.mushotoku.it/Index_uso.php?pubblica=interviste/Int_Asai.php) il Maestro Asai disse:

La gente che fa karate sportivo esegue i kata come una danza o una ginnastica, con enfasi sulla spettacolarità invece che sull’efficacia. … Il più delle volte eseguono i movimenti così rapidamente che sono incompleti e mancano di un vero impatto. Inoltre tendono a mettere un kime eccessivo nelle loro tecniche. Tutte queste cose sono controproducenti e se vengono allenate consolidano le cattive abitudini quando si ha veramente bisogno del karate. Purtroppo, questo tipo di kata ottiene punteggi molto alti nei tornei di karate sportivo, ma questo succede perché gli arbitri sono incompetenti.

Suishu fa parte dei cosiddetti koten kata (kata classici) creati dal Maestro Asai dopo i suoi viaggi in Cina. È sicuramente un kata shotokan, ma lo è in senso moderno “velocità, colpi esplosivi e fluidità”.

Non è un kata facile per chi ha studiato il karate (come il sottoscritto) sotto i canoni del tradizionalismo made in Italy.

Sempre nell’intervista a Bertel Asai disse:

Un karate naturale e rilassato è la chiave per un karate che duri tutta la vita. Dico sempre a tutti di essere naturali-naturali-naturali,ma la maggior parte della gente non ascolta! O ascolta, ma non cambia modo di fare. Così poi ritorno per fare un altro stage un anno o due anni dopo, e dico di nuovo: siate naturali-naturali-naturali. Se la gente è naturale, allora può diventare morbida, e allora può trasferire la potenza in modo fluido. Questo produrrà un karate più efficace. Riguardo al diventare morbidi, io raccomando di fare stretching ogni giorno della vostra vita, non solo le gambe e le anche, ma le caviglie, le braccia, le spalle e il collo. Tutto! inoltre praticate esercizi e kata per correggere le vostre debolezze. Per esempio, se le vostre tecniche di gamba non sono buone e volete migliorare la reattività delle gambe, allenate Rantai o Kyakusen. Quando pensate di aver raggiunto il massimo e volete diventare più morbidi, allenatevi trattenendo il respiro quando fate gli esercizi per la morbidezza. Quando il respiro viene trattenuto, i muscoli diventeranno naturalmente più contratti, perciò se riuscite ad allenare la morbidezza trattenendo il respiro, aumenterete la morbidezza quando respirate normalmente. Questo è un metodo di base che uso personalmente da anni, ed è estremamente efficace per diventare morbido.

Certo, eseguire Suishi con rigidità secondo i canoni della vecchia scuola italiana di karate non è difficile, ma non sarebbe più Suishu.

Vi lascio con questo filmato in cui il migliore allievo di Asai, Yamaguchi Takashi Sensei, esegue Suishu.

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